
SUBLIMAR - Festival internazionale di letteratura religiosa
Nel ciclo di conferenze del Primo Festival internazionale di letteratura religiosa organizzato dalla Società Umanitaria di Milano (https://www.sublimar.it/iero.html , presentazione di "Vola alta, parola. Pregare con i poeti" (Effatà Editrice).
Venerdì 20 giugno 2014, ore 15.00 - SALA CINEMA presso Società Umanitaria, via S. Barnaba 38, Milano (https://www.umanitaria.it/home.php)
È vero: le guerre di religione del passato non esistono più, ma non sono terminati gli scontri ancora sanguinari fra credi diversi. Questo Festival di letteratura religiosa getta un ponte fra l'uomo e ciò che necessariamente lo supera.
Un ponte di pace che diventa uno dei pochi mezzi oggi presenti in grado di tentare di comunicare l'incomunicabile. Ovvero se un'altra Fede sotto certi aspetti è irrimediabilmente tale, cioè altra, è comunque simile nella comune ricerca di elevazione e sublimazione dell'anima. Evento unico a Milano, luogo del Centro , così come la chiamarono i Celti, allora per la sua centralità geografica e adesso con il significato ancora più importante di centro spirituale interiore. Perché ogni spiritualità è orientamento a un centro, fisico (Gerusalemme, La Mecca) o metafisico, quindi interiore. Ecco il nesso, la ragione, gli ingredienti e gli scopi di Sublimar, il primo Festival Internazionale della Letteratura Religiosa. Dal 20 al 23 giugno 2014, nei suggestivi chiostri della Società Umanitaria troveranno posto gli stand dei principali editori internazionali del settore. Questi apparterranno a tutte le più grandi correnti spirituali oggi presenti: Cristianesimo nelle sue varie forme (cattolico, ortodosso ed evangelico), Ebraismo, Islam, Induismo, Buddismo, Taoismo e gruppi minori purché davvero spiritualmente orientati. Ogni operatore potrà presentare la propria proposta editoriale tramite apposite conferenze, che si alterneranno a dibattiti interconfessionali su determinate tematiche. Questa prima edizione è sul tema della convivenza. Non esattamente la pace... perché si può anche discutere e animatamente su diverse questioni non solo teologiche, ma sempre col massimo rispetto reciproco e in un'ottica di convivenza. Consulta il programma delle attività culturali, che chiamiamo Ierophasica perché riguarda le parole che l’uomo scrive su ciò che è sacro.